Le plastificatrici sono apparecchi elettrici che sfruttano il calore per plastificare documenti di vari spessori su entrambi i lati con l’obiettivo è preservarli da strappi, macchie, umidità, polvere e un fisiologico deterioramento.
Lo scopo della plastificatrice è proteggere il materiale solitamente cartaceo sottoponendolo a un processo di ispessimento che consiste nel racchiuderlo a ‘sandwich’ fra pellicole sigillanti dette pouches.
Per effetto del calore emanato dalla macchina elettrica le pouches si fondono con il supporto e lo irrigidiscono rendendolo inalterabile a lungo.
Le migliori plastificatrici elettriche contribuiscono in questo senso a far risparmiare tempo e denaro.
Utilissime soprattutto in alcuni ambiti lavorativi che impiegano montagne di carta, come i lavori d’ufficio o in azienda, si rivelano indispensabili anche a scuola e a casa.
Data l’enorme varietà di plastificatrici elettriche disponibili sul mercato, occorre saper individuare la macchina più appropriata scegliendo fra un’ampia gamma di apparecchi di ogni tipologia e dimensione.
In genere, i principali criteri che dovrebbero essere presi in esame al momento dell’acquisto sono la velocità di plastificazione, le misure in base alle proprie esigenze di spazio e il fattore sicurezza.
Guida all’uso
Pur essendo diventate nel giro di poco tempo molto popolari non solo sul lavoro, ma anche in ambito domestico, non tutti sanno come usare una comune plastificatrice. Niente di più semplice!
Per quanto il funzionamento possa differire da modello a modello, da macchine ad uso personale ad apparecchiature professionali, in linea di massima l’iter non cambia di molto.
Bisogna accendere la macchina collegandola a una presa elettrica. Attenzione, però, perché non tutte le prese potrebbero essere idonee.
Ogni plastificatrice dev’essere collegata a una spina la cui tipologia è riportata nella scheda tecnica del prodotto o sulla targhetta apposta sul retro della macchina.
In certi casi la spina di serie potrebbe differire dal tipo di presa specifica richiesta da un dato modello.
In tal caso è consigliabile consultare un elettricista.
Inoltre, la presa dev’essere prossima alla macchina per una questione di praticità, senza doverla spostare di continuo, nonché dotata di un cavo di alimentazione perfettamente integro per non mettere a repentaglio il funzionamento della macchina plastificatrice, come si evince da questo video.
Tempi di accensione
In questo genere di apparecchi l’accensione non è immediata, quindi occorrerà attendere qualche minuto prima che la macchina sia operativa.
L’attesa varia in base ai tempi di riscaldamento richiesti dalla plastificatrice, proporzionali al tipo di apparecchio. In genere, nelle plastificatrici standard ad uso personale, compatte e di piccola stazza, bastano meno di 5 minuti.
In ogni caso l’accensione di una spia a Led vi avviserà quando la macchina è pronta.
A quel punto si può inserire il documento da plastificare, pagina, cartoncino o foto che sia.
Per far sì che il foglio sia inserito correttamente occorrerà in alcuni casi un ‘aiutino’ manuale per accertarsi che possa essere accompagnato nella giusta direzione durante l’iter di plastificazione.
Occhio ai rulli
I rulli della macchina possono raggiungere temperature molto elevate, fino a oltre 150 gradi, pertanto si consiglia di prestare massima attenzione durante l’uso anche per evitare che restino impigliati capelli, indumenti o gioielli.
Anche a macchina spenta si consiglia di non toccare la plastificatrice fino a che non si sia raffreddata.
È bene ricordarsi a fine plastificazione di allentare la pressione dei rulli mediante l’apposita levetta per lasciare spazio fra uno e l’altro.
Ciò contribuisce a mantenerli integri sottraendoli al rischio di danneggiamento della componente gommata quando la macchina è surriscaldata.
Può capitare che si verifichino guasti o malfunzionamenti dell’apparecchio, che nella plastificatrice entri del liquido o che si danneggi il cavo di alimentazione.
In questi casi è opportuno staccare subito la presa e rivolgersi all’assistenza tecnica.
Se si ha a che fare con queste macchine, assume un rilievo determinante il fattore sicurezza.
Per evitare rischi e danni a persone durante l’uso si raccomanda di seguire alla lettera le istruzioni in via precauzionale, sia in fase di installazione che durante l’uso.
Fasce di prezzo
Come ogni altro prodotto, anche per le plastificatrici si distinguono fasce di prezzo.
Le più convenienti
Le più economiche sono macchine ultra compatte ad uso manuale, particolarmente utili a scuola e a casa per lavoretti di plastificazione al volo di cartelli, cartoncini, tessere, fogli e molto altro.
Le plastificatrici elettriche di fascia bassa, alternative ai modelli ricaricabili a batteria, richiedono un’alimentazione media di 200-250 V e si trovano in commercio a prezzi lancio anche di soli 15, 20 euro, come nel caso degli apparecchi D-Mail.
Fra le plastificatrici più convenienti si distinguono sul mercato ‘low cost’ le Pavo Premium acquistabili per poco più di 20 euro che, in più, vantano un set di 5 accessori, dagli ‘smussa-angoli’ alle pouches e plastificano a caldo materiali di formato variabili (max A4) con pellicole spesse fino a 200 micron.
Manca la funzione ‘anti-inceppamento’, ma data la qualità e l’ampio equipaggiamento si può chiudere un occhio, anche perché questi modelli si fanno perdonare per i tempi ultra rapidi di riscaldamento (poco più di un minuto) a fronte di un raffreddamento che, invece, richiede dai 20 ai 30 minuti.
Modelli di fascia medio-alta
La rapidità di esecuzione è di circa 250 mm/min, mentre il costo si aggira intorno ai 40 euro per acquisti online.
Per plastificatrici più professionali, in grado di supportare anche formati A3 o superiori, si parte da 100 euro in su fino a superare il migliaio di euro.