Plastificare fogli, foto, documenti e materiali di qualsiasi natura è una prassi ormai comune, che si può fare anche manualmente mettendo in atto certi stratagemmi quali l’utilizzo del ferro da stiro come si apprende da questo video.
Se, però, volete ottenere un risultato a regola d’arte e più professionale del semplice ‘fai da te’ occorre affidarsi ai rulli di una buona plastificatrice.
Ad esempio, non è chiara a tutti la distinzione fra plastificatrice a caldo e laminatore a freddo.
Perché a caldo è meglio
Nella categoria delle plastificatrici a caldo rientra il più vasto assortimento di queste apparecchiature utilissime per ridare smalto a carte, cartoncini, documenti, atteatati, foto e quant’altro.
Attraverso un semplice procedimento di plastificazione questi apparecchi hanno lo scopo di proteggere e far durare più a lungo il prodotto trattato.
Cosa cambia
Come dice il nome, la plastificatrice a caldo sfrutta la potenza del calore per sciogliere la plastica di cui sono composte le buste o pouches plastificanti, che per azione delle alte temperature si fondono con i supporti elaborati.
Nelle laminatrici a freddo, invece, il processo di laminazione consiste semplicemente nel far combaciare il supporto con una pellicola o film adesivo che non adotta sistemi termici durante il trattamento, ma si limita a far pressare dal rullo (o rulli) della macchina le due facce che, una volta spianate a dovere, all’uscita diventano una.
Come funziona: guida all’uso
Sebbene il mercato proponga un ampio ventaglio di plastificatrici a caldo, dalle ‘smart’ alla gamma dei modelli ciclopici utilizzati su scala industriale, possono variare specifiche, tempistiche ed altre caratteristiche, ma il funzionamento di questi dispositivi non cambia.
Vediamo, in estrema sintesi, come funziona una plastificatrice a caldo.
Innanzitutto, occorre accenderla ed attendere che si riscaldi.
I tempi di riscaldamento variano da macchina a macchina, ma ultimamente i produttori si sono superati nel ridurre l’attesa a pochi minuti, generalmente sotto i 5.
Una volta che la macchina è pronta (generalmente si accende una spia luminosa di avviso all’utente) si può disporre al suo interno il materiale (foglio, documento, foto, attestato, ecc.) dopo averlo imbustato nell’apposita pouche.
Per chi non lo sapesse, le pouches sono buste o tasche plastificanti, aperte su un lato per consentire l’inserimento del supporto e possono essere di vari formati e spessori, questi ultimi calcolati in micron.
E’ importante non interrompere l’iter di plastificazione in corso d’opera, perché questo pregiudicherebbe irrimediabilmente il risultato finale.
Una volta concluso il processo, si può intervenire con l’ausilio di accessori come la taglierina o gli stondatori d’angoli per rifinire a puntino il documento o la foto.
Abs. chi è costui?
In alcuni modelli di plastificatrici a caldo di ultima generazione è presente l’Abs.
Di cosa parliamo, nello specifico?
In realtà, si tratta di un acronimo anglosassone (Antilock Brake System) che indica un sistema frenante montato dai migliori modelli a caldo, che serve ad evitare potenziali inceppamenti in corso di funzionamento della macchina.
Si sa che un uso massivo della plastificatrice a caldo può generare frequenti intoppi e inceppamenti della carta.
Fra una plastificazione e l’altra si consiglia di far riposare la macchina per qualche istante, a meno che non si abbia a che fare con modelli ultrasonici di caratura professionale, concepiti per smaltimenti di grossi carichi di materiale in poco tempo.
Una sbirciatina al mercato
Ora che le plastificatrici a caldo non hanno più segreti, è arrivato il momento di iniziare a guardarsi intorno per scegliere quanto di meglio offre il mercato di settore.
Si parte dai modelli più economici per arrivare in cima alla scala dei dispositivi più tecnologici e professionali (traduci costosi).
Limitandosi alle proposte standard alla portata di tutte le tasche, ci si può muovere sul mercato dei brand specializzati nella vendita di dispositivi ‘low cost‘, non per questo meno performanti.
Oltre alla grande funzionalità e alla sveltezza di esecuzione, la forza di questi articoli è il prezzo, estremamente basso.
A dominare le vendite online si fanno notare anche le plastificatrici a caldo AmazonBasics, catalogabili fra i migliori modelli A4 in circolazione sempre a prezzi concorrenziali, sotto i 50 euro.
Sopra questo range di prezzi decisamente contenuti si sconfina poi nei modelli più professionali per la media e grande industria.
Qui il discorso cambia e anche i prezzi, che possono sforare abbondantemente il tetto dei mille euro.