Le plastificatrici sono macchine elettriche o manuali che servono ad irrigidire e impermeabilizzare fogli, documenti e immagini attraverso un semplice procedimento di laminazione a caldo o a freddo per proteggerli da rischi di danneggiamento, usura e dall’aggressione degli agenti atmosferici.
Sebbene le plastificatrici a caldo siano le più usate e vendute, esiste un florido mercato di plastificatrici a freddo, che va dai mini-laminatori alle maxi-calandre che andremo a scoprire.
Un mito da sfatare
Malgrado le plastificatrici a caldo siano più popolari e apprezzate per la qualità delle loro prestazioni generalmente superiori in fatto di durata e resa, bisogna riconoscere alle ‘rivali’ a freddo doti per niente scontate, che soprattutto in determinati contesti le fanno preferire per i risultati che sono in grado di offrire sul campo.
Differenze dalle ‘sorelle’ a caldo
Mentre le plastificatrici a caldo sfruttano il riscaldamento elettrico della macchina per funzionare e sciogliere il collante delle buste plastificanti, nei dispositivi a freddo si usano dei film adesivi che si fanno aderire alla pagina da laminare per poi far passare il foglio o la foto attraverso due o più rulli dell’apparecchio.
In questo modo il foglio esce plastificato per effetto della pressione dei rulli.
I ‘top’ a freddo
Nella scelta di una plastificatrice a freddo contano molto le dimensioni, che incidono in modo determinante anche sulla tipologia.
Fra i mini-modelli più performanti si fanno notare per qualità e performances fuori dal comune le ‘calandrine’ elettriche della Tosingraf della gamma ‘Pratica 72’, di cui potete apprendere il funzionamento in questo video.
Se, invece, cercate un buon modello manuale lo troverete fra le proposte BuoQua, laminatrici a freddo compatte e prestazionali in commercio a un prezzo approssimativo di 150 euro.
Largo alle ‘ibride’ a caldo/freddo
Nel dubbio su quale plastificatrice acquistare, il mercato propone un vasto assortimento di modelli ‘ibridi’ che possono essere usati sia a caldo che a freddo.
Fra i migliori della serie si registrano i plastificatori a caldo/freddo di Abox, dotati di display per il controllo della temperatura e di un sistema di riscaldamento ‘lampo’.
I modelli Abox A4, A5 e A7 sono, inoltre, venduti con un ricco bagaglio di accessori in dotazione, che vanno da un pacchetto di 20 film adesivi all’esclusiva taglierina ‘stonda-angoli’.
Come dicevamo, i modelli Abox supportano una doppia plastificazione, sia a caldo che a freddo, pertanto si prestano ad utilizzi promiscui per la loro grande versatilità e l’estrema rapidità di laminazione.
Ma non sono i soli ad offrire questo servizio, infatti basta guardarsi intorno per scoprire una gamma smisurata di dispositivi che si trasformano, all’occorrenza, in plastificatrici a caldo o laminatori a freddo a seconda delle esigenze.
Tacklife docet
Fra i top di gamma più gettonati del momento non potevano mancare le laminatrici a caldo e a freddo di Tacklife, uno dei brand più affermati nel settore delle plastificatrici professionali.
La peculiarità di queste ‘smart’ è data dalla presenza di due impostazioni termiche di 80 mic per documenti standard e carte fotografiche e 125 mic per elaborazioni più delicate che richiedono l’utilizzo di fogli ultra sottili.
Il riscaldamento è dei più veloci, la macchina infatti impiega non più di 3 minuti per raggiungere la gradazione richiesta dal procedimento.
Un particolare design ‘a doppio rotolo’ assicura una laminazione liscia e perfetta.
Che dire? Chapeau!
Tipologie e fasce di prezzo
Come le omologhe a caldo, anche le plastificatrici a freddo partono da un gradino ‘low cost’ sotto i 100 euro per salire la scala dei prezzi fino a superare il migliaio di euro.
Fra i modelli a freddo più economici ci imbattiamo nelle plastificatrici manuali Leitz, che non necessitano di corrente o riscaldamento per funzionare, ma si affidano alle mani dell’utilizzatore in ogni fase del processo di laminazione.
Un gradino più su si collocano le laminatrici a freddo manuali di Vevor, dispositivi a 4 rulli gommati, che garantiscono una resa liscia e ottimale, anche sul piano visivo.
Le posizioni dei rulli sono regolabili a piacere e si adattano anche a utilizzi intensivi, il risultato è una laminazione a regola d’arte senza l’0mbra di pieghe o grinze.
Le macchine a freddo Vevor sono ideali per la laminazione a freddo di manifesti, brochure, foto e disegni, oltre naturalmente a documenti, carte e tessere di ogni tipo.
Ciliegina sulla torta ‘Proteus’
Il top del top in fatto di plastificatrici a freddo porta la firma di Fellowes, che propone fra i suoi prodotti di punta i modelli ‘Proteus‘ a 6 rulli di grosso diametro per plastificazioni di alto profilo professionale.
Davvero niente male, non vi pare?