A dispetto delle tecnologie più evolute che automatizzano ogni procedimento, esistono (e resistono!) anche molti macchinari che funzionano a mano.
Fra queste le plastificatrici, apparecchiature per la laminazione a caldo o a freddo di fogli, foto e altri materiali cartacei e/o sintetici pressati da rulli azionabili elettricamente o a mano.
Automatiche o a mano?
Se ormai prevalgono sul mercato le plastificatrici automatiche ad alimentazione elettrica sulla spinta delle tecniche più innovative, tengono il passo anche molte macchine con procedimenti semi-automatici e manuali.
Nel primo caso, i fogli vengono inseriti in una zona dell’apparecchio dove si azionano i rulli che permettono agli stessi di scivolare nel corpo della macchina uscendone irrobustiti e laminati.
Nei modelli manuali, invece, è l’utilizzatore a dover spingere il foglio attraverso i rulli della macchina che fungono da pressa o collante.
I punti di forza
Nelle plastificatrici manuali è richiesta la diretta compartecipazione dell’utilizzatore, il quale è chiamato a inserire e spingere manualmente il foglio fino a che non esce dal rullo adeguatamente plastificato.
Questo genere di macchinari è ormai considerato da molti obsoleto, considerata l’ampia gamma di macchine semi-automatiche e automatiche reperibili in commercio, ma data la comodità e il basso costo continuano a ritagliarsi una cospicua fetta di mercato settoriale.
Conosciamole meglio
Come le sorelle più tecnologiche, le plastificatrici manuali sono apparecchiature rettangolari, mediamente compatte, che hanno il compito di laminare fogli di carta, cartoncini, fotografie e quant’altro attraverso l’applicazione di un film plastificante o pouche.
In commercio se ne trovano anche mirate per il trattamento di fogli specifici e di diversa velocità per una resa che dipende dalla mole di materiale da trattare.
Le differenze principali si basano sui diversi formati della carta da plastificare, dagli ‘smart’ A5 ai più impegnativi A3 e oltre.
Di pari passo viaggia la potenza della macchina che dovrà calibrare le proprie prestazioni in modo proporzionale alle esigenze dell’utilizzatore.
Quanto conta la velocità
A prescindere dalla tipologia automatica o manuale, nelle plastificatrici uno degli aspetti basilari è rappresentato dalla velocità di esecuzione, che consiste nella rapidità con cui la macchina lamina un foglio.
Nella seguente tabella si possono visualizzare le quantità di pagine plastificabili in tot tempo a seconda del tipo di macchina e dei suoi ritmi di lavorazione:
Velocità | Ritmi di plastificazione |
---|---|
Lenta | 100 mm–200 mm/min. |
Media | 250 mm–550 mm/ min. |
Rapida | 600 mm–1000 mm/min. |
Ultra veloce | 1100 mm–2000 mm/min, |
Le migliori manuali a freddo
Se state cercando una buona plastificatrice manuale a freddo Leitz è il brand che fa per voi, con una vasta offerta di laminatrici per la casa e l’ufficio.
Le plastificatrici manuali a freddo Leitz sono dotate di una guida di allineamento che facilita l’operazione di inserimento dei fogli da laminare, aiutando a collocarli in modo corretto e anti-inceppamento.
Inoltre, sono macchinari funzionanti a bobine in film plastificati per formati A4 che consentono plastificazioni in serie di fascicoli e brochure a pagine multiple, senza il rischio di difetti o risultati anti-estetici.
Le Leitz sono macchine plastificatrici utili per non dire indispensabili a chi lavora in ufficio o a scuola ed esige massima precisione nel risultato finale per quanto attiene la laminazione di copertine, quaderni, documenti, mappe, cartine e quant’altro.
Il segreto è nel rullo
Il fatto di funzionare manualmente mette l’utente nelle condizioni di gestire la macchina in piena autonomia, senza dover ricorrere a batterie o prese di corrente.
Per farla funzionare, infatti, deve soltanto spingere il foglio con una leggera pressione manuale per canalizzarlo all’interno del nastro plastificatore dal quale uscirà perfettamente laminato e indurito in grado di restare inalterato a lungo nel tempo.
I rulli di questi macchinari sono particolarmente pesanti proprio per esercitare un’azione di schiacciamento del foglio a freddo.
In alternativa…BuoQua
Altre ottime plastificatrici a freddo manuali, facilmente reperibili soprattutto online, portano la firma del marchio BuoQua.
Si tratta di laminatrici a un prezzo competitivo (sotto i 100 euro) di dimensioni ultra compatte e di colore blu/argento, curate anche nel design.
Data la loro versatilità le plastificatrici BuoQua si prestano al trattamento di un’ampia gamma di materiali anche di grosse dimensioni, dai poster ai menu.
Sennò c’è Vevor
Fra le migliori ‘cold laminating machines’ del momento non si può omettere di citare le plastificatrici manuali Vevor, forti di una larghezza massima di laminazione pari a 1300 mm, con uno spessore max di 25 mm.
Anche in queste apparecchiature viene data all’utente la possibilità di adattare il rullo a seconda dello spessore del foglio.
Inoltre, parliamo di macchine in metallo, quindi particolarmente solide e adatte anche ad usi professionali.
E per finire…le ‘lillipuziane’
Se non lo sapete, esistono anche delle mini plastificatrici manuali a resa morbida o rigida.
Le produce Huanyu, un brand britannico che è riuscito nell’intento di comprimere un mare di tecnologia in un corpicino ultra compatto e tecnologico, con tanto di display touch screen.
Efficienza e rapidità ai massimi termini in queste micro-macchine, peccato solo per il prezzo, che non è dei più contenuti, sfiora infatti i mille euro tondi tondi, della serie ‘non per tutti’.