Un disegno da conservare, una foto che vi è particolarmente cara, un documento indispensabile o un semplice vademecum.
Per materializzare questo processo di trasformazione che conferisce robustezza, resistenza e durata al materiale oggetto di laminazione esistono in commercio moltissimi modelli di plastificatrici.
Quali scegliere?
Non sempre scegliere la migliore plastificatrice in commercio è impresa facile.
Per individuare le proposte di mercato più interessanti la parola d’ordine è ‘comparare‘.
Solo attraverso un confronto mirato si può riuscire a individuare le differenze e i segnali distintivi tra le centinaia di modelli propinati dal web.
Una volta che avrete messo sui due piatti della bilancia i pro e i contro, sarete in grado di fare una scelta più equa e personalizzata.
Il consiglio è di non limitarsi a una gamma ‘striminzita’ di offerte, ma di spaziare aiutandovi magari con le dritte di portali dedicati come questo sulle migliori plastificatrici, tutorial e recensioni a tema.
Vediamo insieme, allora, quali sono i migliori top di gamma del mese suddivisi per fasce di prezzo.
Per scoprirli seguitate a leggerci.
Il meglio delle ‘low cost’: Olympia o Intey?
Fra le proposte più interessanti di fine 2020 spicca la gamma di plastificatrici Olympia, concepite per supportare fino a un formato massimo A3 e connotato da un funzionamento a dir poco elementare, alla portata di tutti, che le fa apprezzare soprattutto in ambito domestico.
Interessante anche il kit che comprende 40 film adesivi per introdurre al mondo della plastificazione anche i principianti.
Le plastificatrici Olympia volano alto sul mercato anche per il prezzo di fascia bassa, se ne possono trovare di ottime fra le più compatte e basiche anche tra i 20 e i 30 euro, sempre parlando di modelli ad uso amatoriale per stampe A4 in bianco e nero.
Leggermente più costose, ma sempre in fascia medio-bassa, si piazzano i prodotti di marca Intey, i cui modelli di base si aggirano su una spesa di circa 40 euro.
Parliamo anche in questo caso di macchine che non trattano formati superiori al foglio A3, con un corredo di accessori di tutto rispetto che comprende 10 pouches per un utilizzo immediato.
Riassumiamo nella tabella a seguire i ‘cavalli di battaglia’ della gamma di plastificatrici Olympia e Intey:
Olympia | Intey |
---|---|
Esecuzione rapida | Compattezza ‘salvaspazio’ |
Semplicità d’uso | Presenza di spie a Led |
Plastificazione di fotografie | Laminazione sia a caldo che a freddo |
Kit accessoriato di 40 fogli | Massima portabilità |
Fra i 2 ‘litiganti’ il terzo è…Toqibo
Un gradino più su troviamo le plastificatrici A3, A4 e A5 di marca Toqibo, dotate di 2 rotoli a riscaldamento rapido e kit equipaggiato di 10 fogli laminati e altrettante foto clip.
Che dire dei modelli Toqibo?
Si riscaldano in soli 3 minuti nel metodo a caldo, sono silenziosi e funzionali, con un utilissimo sistema ‘anti-inceppamento‘.
Funzionano sia a caldo che a freddo, con una semplicità disarmante, che si basa sulla gestione di soli tre tasti, quanto basta per innescare il processo di plastificazione anche da parte dei neofiti.
Le plastificatrici Toqibo si adattano alla laminazione di pellicole di ampiezza massima di 340 mm (A3) e supportano pouches di spessore fino a 0,5 mm.
Nessun inceppamento grazie a un apposito sensore che azzera il rischio che il foglio si incastri e massima versatilità di queste macchine pensate per laminazioni a caldo o a freddo.
Se c’è un difetto è la quantità limitata di pouches in dotazione, che richiede l’acquisto a parte di ulteriori pellicole, con una spesa aggiuntiva da considerare.
Top di gamma in fascia media di prezzo
Vi state chiedendo quale plastificatrice acquistare, spendendo una via di mezzo, fra 50 e 150 euro?
Ecco la ‘crema’ del mese sul mercato di riferimento, soprattutto online, per quanto concerne i modelli in fascia media di prezzo.
Da un’analisi dei masterpiece di spicco del momento, emerge un tris di brand: Fellowes, Abox e Gbc.
Del primo si segnalano i modelli della linea Saturn, plastificatrici caratterizzate da alte performance per usi di media portata, ideali per piccole aziende o uffici.
Compatte e ultraleggere, sono plastificatrici tecnologiche in grado di supportare fino al formato A3 e di riscaldarsi in soli 60 secondi, con spegnimento automatico.
Da notare anche il design minimalista, votato al minimo ingombro e l’estrema facilità d’uso, qualità ulteriormente apprezzabili se si considera il prezzo, di poco superiore ai 100 euro.
Se volete spendere, invece, meno della metà, senza rinunciare alla qualità del prodotto, potete acquistare un modello Abox, in grado di plastificare una vasta gamma di formati, dall’A3 all’A7.
Le plastificatrici Gbc, invece, si connotano per un design più elegante e ultracompatto che si adatta ad ogni spazio, sia a casa che in ufficio.
La presenza di una pratica guida regolabile assicura la massima qualità di laminazione, in sintesi una macchina che piace sia per la forma che per l’efficienza.
Il prezzo sfiora i 100 euro.
Sopra i 500 euro
Con le plastificatrici Fellowes della linea Proteus e Speedline approdiamo sul pianeta delle macchine professionali ad alte prestazioni che si attestano su una fascia alta di prezzo, sopra i 500 euro.
Le prime plastificano sia a caldo che a freddo documenti e fotografie sfruttando l’innovativa tecnica a 6 rulli per plastificazioni impeccabili di pouches (preferibilmente dello stesso brand) di spessore fino a 250 micron senza ombra di inceppamento.
Dal vivaio dei modelli professionali spuntano anche le Speedline, macchine predisposte per usi intensivi, in grado di raggiungere una rapidità massima di laminazione di 1350 mm/min.