Se le plastificatrici sono diventate ultimamente sempre più diffuse e vendute un motivo ci sarà e va ricercato nel semplice, ma utilissimo ruolo che rivestono.
Plastificare un documento o una foto è un’operazione che richiede pochissimi minuti, per non dire secondi, ma che restituisce all’oggetto ‘smalto’ e durevolezza nel tempo in grado di preservarlo a lungo.
Di plastificatrici in commercio se ne trovano un’infinità, diverse per dimensioni, marca e metodo operativo, che può essere a caldo o a freddo.
Plastificazione, chi è costei?
Ma cosa s’intende, di preciso, con il termine ‘plastificazione’?
Applicato al gergo tecnico delle macchine plastificatrici sta ad indicare l’ ‘accoppiamento’ di fogli di carta, cartoncini o altri supporti sintetici con pellicole (pouches) lucide o opache, che aderiscono in modo perfetto alla materia prima ottimizzando l’aspetto e la resistenza del campione elaborato.
Le pouches possono essere singole, ossia costituite da un solo foglio da applicare sulla pagina o a busta per rivestire lo stesso su entrambi i lati.
Ultimamente queste macchine plastificatrici si sono arricchite di funzionalità accessorie che partono dal ‘mettifoglio’, simile a quello di una stampante tipografica, per poi risucchiare il foglio in rulli pre-riscaldati se si parla di tecnica a caldo o basati sul meccanismo della pressione a freddo.
Ma quali sono le migliori plastificatrici del momento? Vediamole insieme!
La hit dei ‘bestseller’
Andiamo a scandagliare gli scaffali del mercato di fine 2020 per intercettare i top di gamma più appetibili e ‘intriganti’ per affidabilità del marchio, qualità, funzioni e accessori, ma soprattutto alla portata di tutte le tasche.
In cima occupano la vetta delle più vendute, grazie anche al prezzo contenuto, le plastificatrici multifunzionali Blusmart ‘6 in 1’, aggiornate con touch screen, display per la visualizzazione dei livelli termici e un ricco kit di accessori che include taglierina da carta, stondatore e 40 sacchetti di pellicole per la laminazione.
La particolarità di queste macchine risiede nel sistema di riscaldamento evoluto, che fa sì che l’apparecchio raggiunga la temperatura ideale in soli 90 secondi per la plastificazione di diversi formati fino all’A3.
Dopo l’accensione si attiva una spia luminosa per avvisare che la macchina è pronta all’uso.
Il funzionamento è dei più semplici e il risultato è dei migliori, anche in presenza di grossi carichi di lavoro grazie alla potenza del motore, con una resa che preserva i materiali trattati da sporco, polvere, liquidi e usura.
Le Blusmart costano poco (meno di 50 euro) ideali per scuola, casa e ufficio.
Ad affiancarle nel gradimento di una vasta utenza se la giocano altri brand storici nel settore delle plastificatrici di qualità, come Crenova e Fellowes.
Top di gamma ‘low cost’
Altri ‘bestseller’ polifunzionali, sempre in fascia bassa di prezzo, sono rappresentati dai modelli Topelek, laminatrici a caldo e a freddo ‘5 in 1’, ottime per plastificare fogli, buste, schede ed altro in ogni ambito, dalla scuola al luogo di lavoro.
Sono tra le macchine plastificatrici più fluide, grazie a un design concepito per il rilascio della carta in caso di inceppamento, senza danneggiare la lima.
Basta, infatti, esercitare una leggera pressione sulla levetta di rilascio del foglio ed estrarlo manualmente senza problemi.
Anche in questo caso il pre-riscaldamento è il punto di forza della macchina, solo 2 minuti senza attesa, insieme a una rapidità di laminazione ragguardevole che raggiunge la velocità di 400 mm/min, il 60% più rapida delle concorrenti.
Con le Topelek si impiegano soltanto 45 secondi per laminare un foglio A4 e meno di un minuto per un poster o altri grandi formati tipici della cartellonistica pubblicitaria.
Qualità garantita al prezzo ‘affare’ di circa 50 euro.
Qualità ‘sottocosto’
Non c’è dubbio che a dominare il mercato delle plastificatrici di fine anno siano le ‘low cost’.
Di qualità anche i materiali di fattura, a partire dalla conformazione e resistenza dei due rulli laminati che assicurano massima levigatezza e zero bolle.
Le Morpilot lavorano fogli laminati dello spessore variabile da 80 a 125 micron, inoltre dispongono di particolari chip di controllo per monitorare il grado termico di laminazione.
Da segnalare la presenza nelle macchine dello stesso brand di un’esclusiva tecnica di riscaldamento, nota con la sigla PWM, in grado di stabilizzare la temperatura, un fattore che premia anche la sicurezza, oltre che la resa.
A completare l’offerta un set comprendente una guida all’uso, una confezione di fogli laminati e un regolatore di carta rotante.
Tutto a meno di 40 euro.
Più su le creative Dinoka
Uscendo dal solco più economico, ci spostiamo in fascia media con altri tipi di plastificatrici.
Fra le più originali spiccano le Dinoka, laminatrici a caldo/freddo ideali per lavoretti artistici, non a caso sono dotate di tre stili di taglio per arti creative, favorito dall’azione di una taglierina tonda in dotazione.
Ottime per gli amanti delle cornici e del bricolage, da sfruttare anche a scuola per laminare con un pizzico di creatività le proprie ‘fatiche’.
E Fellowes ‘sfodera’ Saturn
Evoca il nome di un pianeta, ma è il nome di una plastificatrice: Saturn.
Così Fellowes ha voluto battezzare una propria linea di plastificatrici di ultima generazione.
L’azienda ha ‘sfornato’ questo capolavoro di tecnica e design in grado di plastificare pouches dello spessore massimo di 125 micron, insuperabili nella laminazione di documenti di ogni sorta.
Ciliegina sulla torta lo starter pack di 10 pouches incluso nel kit.
Prezzo sui 150 euro.