La carta, si sa, ha vita breve se esposta a frequenti utilizzi o all’azione del tempo, pur essendo un elemento fra i più diffusi nelle fogge più svariate di fogli più o meno sottili e cartoncini dalle forme e dagli spessori differenti.
Può capitare di dover ‘immortalare’ materiali cartacei di ogni tipo, dai documenti alle foto.
Sic et simpliciter
Il funzionamento delle plastificatrici è dei più semplici, soprattutto se parliamo di modelli base di uso comune e domestico.
Sia che si tratti di modelli a caldo o a freddo, basta inserire il foglio nella macchina e in men che non si dica lo si vede uscire dall’altro lato bell’e pronto, in una nuova veste, lucida ed elegante.
Il mercato dispensa un ampio ventaglio di plastificatrici e laminatori, che si differenziano oltre che per la tipologia e il funzionamento anche per il tipo di formato che supportano.
A proposito di formati…
Fra le prime caratteristiche che si cercano in una plastificatrice c’è, appunto, il formato del documento oggetto del processo di plastificazione.
Proprio per questo, nella scelta di una plastificatrice è importante chiedersi che tipo di documenti e di quale formato si intende plastificare.
Non tutte le plastificatrici, infatti, supportano gli stessi formati, che come vedremo differiscono per misure e spessore, rispettivamente calcolabili in centimetri e micron.
Le misure dei supporti elaborabili dai vari tipi di plastificatrici in commercio dipendono dal modello, dalle dimensioni della macchina e dal produttore.
Non solo standard
Quando si parla di formati supportati dalla maggior parte delle plastificatrici presenti sul mercato fisico e online, si pensa subito ai più diffusi e popolari, come l’A3 o l’A4.
Vi sono macchine che si fermano alla lavorazione del formato A3, altre che si spingono oltre, soprattutto se di natura professionale o ad uso aziendale.
Tutto dipende dall’utilizzo della macchina.
Non avrebbe senso dotarsi di una plastificatrice aziendale se si dovessero plastificare tesserine o disegnini scolastici.
Al contrario, non si raggiungerebbero risultati apprezzabili se si usasse una laminatrice a freddo per ‘macinare’ valanghe di documenti da plastificare a getto continuo.
L’ABC dei formati
Non tutti sanno che, in materia di formati supportabili dalle plastificatrici o laminatrici, non ci si limita allo standard A, ma esiste una classificazione di formati di tipo B e C, come si evince dalla seguente tabella:
Formati | Millimetri | Tipi |
---|---|---|
A | 841×1189 – 26×37 | Da A0 a A10 |
B | 1000×1414 – 31×44 | Da B0 a B10 |
C | 917×1297 – 28×40 | Da C0 a C10 |
Il formato del foglio da laminare va valutato in base alle misure del documento che si vuole plastificare.
I modelli ‘multifunzione’
Esistono in commercio macchine polifunzionali, a caldo o a freddo, in grado di lavorare svariati formati di tipo A, B o C.
Ma cosa si intende, di preciso, con queste classificazioni?
Il formato più popolare è quello A, soprattutto nelle varianti A4 del foglio standard e del doppio A3, ma anche nelle forme più piccole dell’A5 e A6.
In genere, il formato A è il più diffuso in Occidente e si presta, per grandezze, alle misure di fogli di quaderno, cataloghi, album, opuscoli e tabloid.
Il formato B, invece, è ideale per la realizzazione di documenti di riconoscimento, buste e passaporti, ma anche per confezionare poster e documenti aziendali.
Infine, il formato C si usa prevalentemente nel settore tipografico, soprattutto nell’ambito delle buste per lettera, con variazioni nelle misure, a seconda della tipologia delle stesse.
Questione di pouches
Di pari passo con il formato dei materiali da plastificare vanno le ‘pouches‘, ossia le buste o tasche di plastica utilizzate nel processo di laminazione.
I migliori modelli ‘toto-formato’
Il mercato di gennaio 2021 è generoso di proposte in tema di plastificatrici per tutti i formati.
Quali sono i migliori top di gamma del momento?
Sicuramente, fra i bestseller del mese spiccano le Fellowes A3 della linea Lunar, macchine che arrivano a plastificare formati A3 con tutta la gamma di tagli di misure inferiore.
Per funzionalità e design sono fra le più apprezzate anche per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, ideali per laminare documenti e foto in A3 e in tutta la gamma dei formati di tipo A.
Inoltre, grazie al sensore anti-blocco queste macchine ‘viaggiano’ spedite senza inceppamenti, sono compatte e si riscaldano in meno di 4 minuti, offrendo all’utente una versatilità fuori dal comune a un prezzo più che competitivo, sotto i 100 euro.
Un’alternativa altrettanto valida è rappresentata dalle plastificatrici a caldo e a freddo Abox, che si adattano a svariati formati A, dall’A3 all’A7.
Come si evince da questo video, le plastificatrici Abox si prestano alla plastificazione di una vasta gamma di materiali che spazia dai biglietti da visita ai cartelloni pubblicitari.
I modelli Abox di ultima generazione sono in grado di lavorare 330 millimetri di carta al minuto, grazie e un meccanismo a doppio rullo e si riscaldano in un battibaleno, qualificandosi fra le migliori macchine laminatrici a caldo e a freddo presenti sull’odierno mercato di settore.
Per finire, un cenno anche alle Blusmart, plastificatrici altrettanto performanti e versatili in grado di supportare diversi formati di stampa e plastificazione a ritmi e prezzi ultra competitivi per chi cerca una macchina agile e funzionale al tempo stesso.
Una terna niente male come assaggio, che non preclude altre scelte, come potrete verificare da un rapido confronto tra i migliori modelli in commercio riscontrabili sul presente sito.